L’agenzia internazionale UNAIDS ha pubblicato recentemente
un report che fa il punto sulla situazione delle persone con HIV che hanno più
di 50 anni.
Si tratta di una quota crescente delle persone infette, quasi
un terzo nei paesi ad alto reddito, e circa il 10% nei paesi a basso reddito,
per un totale di 3,6 milioni di persone.
L’ “invecchiamento” dell’epidemia è dovuto a diversi
fattori: in primo luogo al successo delle terapie antiretrovirali, che hanno
prolungato la vita delle persone con HIV; c’è poi la diminuita incidenza tra le
fasce giovanili della popolazione, l’aumento globale della speranza di vita e
la tendenza anche tra persone di età superiore a 50 anni a intraprendere
comportamenti a rischio.
Anche i servizi per la prevenzione e il trattamento dell’HIV
si devono dunque adattare e prendere in considerazione questa fascia di persone
più anziane, con le loro specifiche particolarità e necessità.
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