Nel 2011 il Ministero della Salute del Malawi ha adottato un
approccio pragmatico e di salute pubblica al fine di espandere su larga scala
il protocollo terapeutico più efficace per la trasmissione madre-bambino dell’HIV.
La strategia è stata chiamata Option B+ e consiste nella somministrazione a
vita della terapia antiretrovirale a qualsiasi donna in gravidanza che venga testata positiva all’HIV. Come già evidenziato in un precedente post, questo
approccio ha permesso di raggiungere moltissime donne che hanno così beneficiato
delle cure.
Di cruciale importanza ai fini di raggiungere l’obiettivo di
eliminare la trasmissione madre-bambino e di ridurre anche la mortalità
materna, è la retention delle donne, cioè il fatto che rimangano nel tempo
fedeli alla terapia e in contatto con il centro di salute.
Secondo i dati di
una recente analisi, il 76,9% delle donne che iniziano la terapia è ancora in
cura dopo 12 mesi. Nello studio si è cercato di evidenziare e comprendere i
fattori che influenzano questa retention. L’abbandono della terapia è risultato
più elevato nei primi mesi di trattamento, nelle strutture grandi rispetto a
quelle piccole. Inoltre l’abbandono è significativamente più elevato se alla
donna viene proposto di iniziare la terapia il giorno stesso in cui fa il test.
L’approccio di iniziare la terapia il
giorno stesso del test è dovuto alla costatazione che precedentemente, molte
donne aspettavano settimane o anche mesi prima di avere accesso alla terapia.
Tuttavia, questi ultimi risultati sembrano indicare che, come buona pratica,
sia necessario dare alla donna un tempo minimo per accettare la notizia della
sieropositività e per informare la famiglia.