30 aprile 2015

Tat: il supervaccino italiano contro l’HIV

Il vaccino terapeutico italiano “Tat” ha dimostrato di potenziare l’efficacia dei farmaci nei pazienti con HIV. E’ quanto rivelato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss): il vaccino unito alla terapia con antiretrovirali è in grado di stimolare il sistema immunitario aumentando i linfociti CD4, bersaglio del virus.
Secondo il direttore del Centro Nazionale Aids dell’Iss, Barbara Ensoli, per la prima volta si è dimostrato come la potenza della terapia possa essere intensificata dall’utilizzo di un vaccino. È quanto emerge infatti dalla seconda fase di sperimentazione condotta su 168 pazienti seguiti per 3 anni da 11 centri clinici italiani.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Retrovirology. Il vaccino in questione agisce contro la proteina Tat, che il virus utilizza per riprodursi e quindi per diffondere l’infezione.
Si è visto inoltre come soggetti asintomatici HIV positivi e che presentano naturalmente anticorpi anti-Tat siano protetti verso la progressione della malattia. Di conseguenza si ipotizza che se il vaccino venisse somministrato a pazienti asintomatici non ancora in trattamento, si potrebbe ottenere un arresto dell'infezione.

Il vaccino Tat rappresenta per adesso un intervento promettente per intensificare l’efficacia della terappia antiretrovirale attualmente in uso. Tuttavia, per una sua possibile disponibilità sul mercato è necessario aspettare il termine della fase tre di sperimentazione. 

28 aprile 2015

La malaria, un flagello silenzioso

Circa la metà della popolazione mondiale è a rischio di malaria. Si stima che nel 2013 ci siano stati 198 milioni di casi di malaria e che la stessa abbia causato 584 mila decessi . La maggior parte dei casi e delle morti si verifica in Africa sub-sahariana, dove muore 1 bambino ogni minuto.
Eppure la malaria è una malattia prevenibile e curabile.

Le misure di prevenzione stanno riducendo drasticamente il peso di questa malattia in molti luoghi.
Dal 2000, i tassi di mortalità sono diminuiti del 47% a livello globale e del 54% nella regione africana.

22 aprile 2015

Vaccinazioni: colmare il divario

Ogni anno le vaccinazioni risparmiano 3 milioni di vite. Ancora però in tutto il mondo un bambino su 5 non ha accesso a vaccinazioni salvavita. Ciò significa che 21,8 milioni di bambini, la maggior parte vivente nei paesi più poveri del mondo, sono a rischio di morte per malattie che potrebbero essere facilmente evitate. Si calcola infatti che ogni anno 1,5 milioni di persone muoia a causa di malattie come difterite, morbillo, poliomielite, polmonite e tetano. Tuttavia un mondo senza morti prevenibili grazie al vaccino è alla nostra portata. L’OMS con la settimana mondiale dell’immunizzazione, dal 24 al 30 aprile, segnala un rinnovato sforzo a livello globale per accelerare il passo verso la domanda di immunizzazione e migliorare i servizi di vaccinazione.
Occorre che tutti abbiano accesso ai vaccini, anche coloro che vivono nelle comunità più isolate e che i servizi di vaccinazione siano integrati con gli altri servizi di salute, in particolare con quelli per le cure prenatali. In molti paesi  infatti i parti avvengono in condizioni di scarso igiene mettendo le madri e i loro neonati a rischio di infezioni pericolose per la vita. In particolare il tetano materno e neonatale (MNT) è la conseguenza letale più comune. Queste morti potrebbero essere evitate seguendo norme igieniche adeguate durante il parto e attraverso la cura del cordone ombelicale  ma anche  immunizzando le madri con il vaccino contro il tetano, economico ed efficace. Il tetano non può essere sradicato (a differenza di poliomielite e di vaiolo), tuttavia attraverso la vaccinazione delle donne in gravidanza e delle donne in età fertile e la promozione di norme igieniche, è possibile eliminare il MNT (meno di un caso di tetano neonatale per 1000 nati vivi).

Secondo il GlobalVaccine Action Plan (GVAP), approvato dai 194 stati membri dell’OMS nel maggio 2012, è possibile prevenire milioni di morti entro il 2020 attraverso un accesso più equo ai vaccini. GVAP mira a raggiungere gli obbiettivi di copertura vaccinale, accelerando la lotta contro le malattie prevenibili  con i vaccini e stimolando la ricerca.

17 aprile 2015

La telemedicina e la cura dei pazienti in Africa

Si è concluso ieri a Roma il quinto Congresso Nazionale di Telemedicina e Sanità Elettronica, che ha visto il susseguirsi di diverse sessioni scientifiche che hanno analizzato l’applicazione della telemedicina alle diverse branche della medicina classica.

La telemedicina è uno strumento di innovazione tecnologica che consente il monitoraggio dei pazienti attraverso l’impiego di sistemi di telecomunicazione che si avvalgono della cooperazione di differenti professionalità. Scopo della SIT (Società Italiana di Telemedicina)  è quello di contribuire al miglioramento dei servizi sociosanitari, attraverso l’innovazione tecnologica nel campo della e-health, della telemedicina e di tutti i servizi e le applicazioni ad esse collegate. 
L’utilizzo della telemedicina apre a nuove speranze anche per l’Africa, così come hanno descritto i diversi interventi esposti nella sessione di giovedì mattina in cui si è parlato di cooperazione internazionale. Presenti tra l’altro rappresentanti di Medici con l’Africa CUAMM, del Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio  e della Global Health and Telemedicine (GHT).

15 aprile 2015

I Campioni nella lotta all'AIDS


Si sono riuniti in questi giorni a Johannesburg The Champions for an AIDS-Free Generation per annunciare nuovi sforzi per garantire che tutti i bambini africani nascano liberi dall’HIV e perché i bambini sieropositivi abbiano accesso a cure salvavita. Dal momento che i giovani continuano ad essere profondamente colpiti dalla epidemia, la Champions ha anche annunciato che aggiungerà gli adolescenti al proprio portafoglio di attività. The Champions for an AIDS-Free Generation  sono un gruppo di ex presidenti e di influenti leader africani che si sono impegnati per far sì che si crei una generazione libera dall’AIDS. La loro missione è quella di mobilitare e sostenere i leader regionali per porre fine alla epidemia di AIDS come una minaccia per la salute pubblica.

13 aprile 2015

Individuato l'anticorpo che blocca l'HIV

Realizzato un anticorpo in grado di bloccare la proliferazione del virus HIV. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori della Rockefeller University di New York. Gli scienziati hanno infatti isolato da soggetti sieropositivi un anticorpo, il 3BNC117 in grado di attaccarsi in modo specifico al principale recettore con cui l’HIV si lega alle cellule umane CD4 per infettarle, riducendo così la sua concentrazione nel sangue.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, mostra risultati incoraggianti: il 3BNC117 riprogettato e inoculato nel sangue di soggetti HIV positivi è in grado di ridurre anche di 300 volte la concentrazione del virus. Inoltre, la proliferazione del virus viene bloccata fino a 28 giorni. L’anticorpo è risultato efficace nel combattere 195 dei 237 ceppi dell’HIV. Tuttavia, poiché il virus è in grado di mutare rapidamente e quindi di divenire “resistente” all’anticorpo, secondo gli studiosi sarà necessario associare anche una terapia con antiretrovirali.

I risultati raggiunti aprono nuove prospettive verso la sconfitta definitiva dell’AIDS: l’immunoterapia dovrebbe infatti essere esplorata come nuova strada verso la prevenzione, terapia e cura dell’HIV.

9 aprile 2015

Giornata mondiale della salute: quanto è sicuro il tuo cibo?

Il 7 aprile si è celebrata la giornata mondiale della salute.
Quest’anno tema della giornata è stato il cibo e la sicurezza alimentare, con lo slogan “Dai campi alla tavola, rendere il cibo sicuro” (Fron farm to plate, make food safety).
L’industrializzazione della produzione alimentare e il suo commercio globalizzato, oltre ad introdurre nuove opportunità per il cibo, aumentano anche la possibilità di contaminazione dello stesso da parte di batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche.
Si è visto infatti che il cibo contaminato può causare più di 200 malattie, che vanno dalla diarrea al cancro. Inoltre le malattie diarroiche legate a cibo e acqua contaminati uccidono circa 2 milioni di persone ogni anno, tra cui molti bambini in particolare nei bambini in via di sviluppo. Gli alimenti non sicuri creano un circolo vizioso di diarrea e malnutrizione minacciando così lo stato nutrizionale dei più vulnerabili.