Nuove prove che iniziare la terapia antiretrovirale a
livelli di CD4 più elevati abbia un effetto positivo vengono dai primi
risultati dello studio randomizzato START, un grande studio finanziato dal
National Institute of Allergy and Infectious Diseases, in cui una metà dei
partecipanti ha cominciato a prendere la terapia a livelli elevati di CD4 (500cell/mm3 o più alti) mentre l’altra metà la prendeva quando i CD4 erano scesi sotto le 350 cell
/mm3.
Questi risultati, ha detto Jens Lundgren, dell’Università di
Copenhagen e uno dei direttori dello studio, supportano il trattamento precoce
dell’infezione, qualsiasi sia il livello dei CD4.
Il rischio di andare incontro a morte o ad eventi gravi, sia
correlati che non correlati all’AIDS, si riduceva della metà nelle persone che
iniziavano precocemente la terapia.
Anche UNAIDS saluta queste nuove evidenze
che vanno nella direzione di un’accelerazione nella lotta all’epidemia.
Lo studio START supporta l’attitudine delle linee guida
americane che raccomandano l’inizio della terapia antiretrovirale a qualsiasi
livello di CD4.
D'altra parte, sono noti già da tempo i benefici di iniziare la terapia a 350 CD4 piuttosto che a livelli inferiori. Nel 2010 infatti l'OMS aveva aggiornato le linee guida innalzando la soglia di inizio trattamento appunto a 350 CD4, sulla base di una review internazionale e di diverse esperienze sul campo tra cui quella del Programma DREAM.
D'altra parte, sono noti già da tempo i benefici di iniziare la terapia a 350 CD4 piuttosto che a livelli inferiori. Nel 2010 infatti l'OMS aveva aggiornato le linee guida innalzando la soglia di inizio trattamento appunto a 350 CD4, sulla base di una review internazionale e di diverse esperienze sul campo tra cui quella del Programma DREAM.
L'annuncio di START segue una serie di risultati della
ricerca nel corso degli ultimi anni che indicano i benefici per la salute di
iniziare il trattamento dell'HIV più precocemente. I risultati di questi studi
avranno un ruolo importante nella formazione delle nuove linee guida di
trattamento dalla Organizzazione Mondiale della Sanità che dovrebbero essere
rilasciate entro il 2015.