La
diagnosi precoce della TB è essenziale per migliorare ulteriormente la salute
di persone con tale malattia infettiva e per ridurne in modo più efficace la
trasmissione.
La tubercolosi
rimane infatti uno dei principali problemi di salute a livello globale. Secondo
il rapporto dell’OMS, Global TubercuolosisReport 2012,
nel 2011 ci sono stati 8.7 milioni di malati di TB in tutto il mondo, di questi
il 24% residente in Africa, con il 64% dei casi multi-farmaco resistenti
(MDR-TB) e il più alto tasso di mortalità.
Inoltre 1.1
milioni (13%) dei 8.7 milioni di persone con TB era HIV positivo e solo il 48%
di questi ha iniziato una terapia con antiretrovirali. Il 79% della popolazione
con HIV/TB vive nella regione africana ma solo il 69% è stato testato per
l’HIV. L’Africa sub-sahariana rimane una delle regioni con il maggior numero di
vittime HIV/TB correlate, essendo la TB la principale causa di morte tra i
pazienti con HIV/AIDS.
Di fronte a questo quadro appare
dunque ancora più importante uno screening sistematico rivolto a grandi gruppi
a rischio (tra cui pazienti HIV positivi).
Lo scopo di tali linee guida è
quello di identificare i principi chiave per pianificare e implementare uno
screening sistematico per la tubercolosi attiva, creare raccomandazioni per i
gruppi a rischio e un algoritmo per lo screening e la diagnosi della TB. Per screening sistematico si intende una
sistematica identificazione di persone con sospetto di TB attiva, in un gruppo
target predeterminato, usando test, esami e altre procedure che possono essere
applicate rapidamente.
A tutt’oggi vi è un ritardo nella diagnosi di tubercolosi e nell’avvio
di un trattamento appropriato, specialmente in gruppi con scarso accesso alle
cure sanitarie.
Molte persone con TB attiva non manifestano i tipici sintomi
della malattia, di conseguenza non sono alla ricerca di cure appropriate,
inoltre la malattia può non essere correttamente diagnosticata o la diagnosi
può essere mancata o ritardata.
Lo screening per la tubercolosi attiva in gruppi di rischio
selezionati è uno dei diversi possibili interventi per migliorare l’individuazione
precoce della TB. Se ben condotto, lo screening non richiederebbe l’utilizzo di
molte risorse e ridurrebbe al minimo il rischio di falsi positivi.
Le linee guida, sviluppate sulla base di quattro revisioni
sistematiche della letteratura, descrivono i principi fondamentali per lo screening:
garantire una cura di alta qualità per la
TB ; effettuare un’analisi dell’epidemiologia della TB e delle
capacità del sistema sanitario locale; ottimizzare le sinergie con altri
servizi sanitari e con i servizi sociali; monitorare gli ingressi nel processo
di screening; ridefinire i gruppi a rischio; riadattare l’approccio dello
screening quando necessario e interromperlo al momento opportuno.
Per fare ciò vengono indicati diversi algoritmi diagnostici
e consigli sull’approccio per i diversi gruppi a rischio.
Una guida pratica sarà sviluppata nel 2013-2014, sulla base
di valutazioni di recenti esperienze sul campo in paesi selezionati.
Dall’implementazione di tali linee guida ci si aspetta un
miglioramento della salute per quei soggetti ad alto rischio di sviluppo di TB.