Il nuovo report di UNAIDS fa il punto sullo stato attuale dell’epidemia.
Il numero di persone con HIV nel mondo è stabile o in
aumento, si tratta di 35 milioni di
persone contro 33 milioni nel 2007. Tale aumento non è dovuto ad un aumento di
incidenza, cioè al numero di nuovi casi, ma alle migliori cure disponibili e
all’aumentato accesso ai farmaci, che hanno aumentato la durata di vita delle
persone con HIV.
Il numero di nuovi casi nel 2012 è stimato a circa 2,3 milioni (2 milioni di adulti e 260.000 bambini), mentre nel 2008 era
di 2,7 milioni (2,3 milioni di adulti e 430.000 bambini). Si assiste quindi a un
rallentamento dell’epidemia, significativo soprattutto per quello che riguarda
i bambini. Infatti, nonostante il raggiungimento dell’obiettivo “Zero new infections
in children” sia ancora lontano, è indubbio che l’applicazione delle strategie
di prevenzione materno infantile abbia prodotto risultati visibili. I morti nel
2012 sono stati 1,6 milioni, contro
2 milioni nel 2008.
L’AIDS è comunque la malattia infettiva che uccide più
persone nel mondo, seguito dalla tubercolosi, con 1,4 milioni di morti all’anno,
e dalla malaria con 1,2 milioni di morti.
Per quanto riguarda la diffusione geografica, l’Africa si
conferma come il continente più colpito dall’HIV, con 25 milioni di persone infette, cioè il 4,7% della popolazione
adulta, mentre 3,9 milioni di malati si trovano in Asia. Nel Nord America
vivono 1,3 milioni di persone con HIV, lo 0,5% della popolazione adulta, mentre
in Europa occidentale 860.000 persone, lo 0,2% della popolazione adulta.
Per quanto riguarda i bambini, circa il 90% vive in Africa
Subsahariana, cioè 2,9 milioni su un totale di 3,3 milioni.