3 ottobre 2013

Il Sud Sudan e la lotta all'AIDS

Si è tenuto a Juba, capitale del Sud Sudan, l’incontro tra il presidente del paese, Salva Kiir Mayardit, e il Vice Direttore Esecutivo dell’Unaids, Luiz Loures. E’ quanto riporta UNAIDS in un articolo di recente pubblicazione.

In tale incontro il presidente del piccolo paese situato nel centro-est dell’Africa, ha voluto ribadire la sua volontà, dopo aver vinto la battaglia per l’indipendenza, a vincere la guerra all’HIV/AIDS.
Il Sud Sudan infatti ha ottenuto l’indipendenza dal Sudan nel 2011, a seguito di una guerra civile che è durata 30 anni e che è costata la vita a più di 2,5 milioni di persone.
Il paese si trova ora in un difficile periodo di transizione. Dalla guerra alla pace, ed ora allo sviluppo con costruzione di infrastrutture per fornire servizi pubblici di base, per l’istruzione e per la sanità.
Il presidente del paese, elogiando questi sforzi, si è detto saldo nella volontà di garantire alla sua gente i servizi sanitari, garantendo la sicurezza a tutti i costi.




Nel 2012 in Sud Sudan erano circa 150 mila le persone HIV positive, di queste solo il 9% aveva diritto al trattamento. Solo il 13% delle donne sieropositive in gravidanza ha accesso ai farmaci per prevenire la trasmissione materno-infantile del virus. Inoltre dal 2001 al 2012 le morti a causa dell'AIDS sono quasi raddoppiate, da 6,900 a 13,000.

La popolazione del Sud Sudan è in gran parte composta da giovani: il 51% della popolazione ha meno di 18 anni e il 72% meno di 30 anni. Per questo si è riconosciuta la necessità di mettere in atto servizi per l’HIV rivolti ai più giovani, futuro del paese.