19 giugno 2013

La nascita del PEPFAR, dieci anni dopo

Il 18 Giugno 2003, esattamente 10 anni fa, nasceva il PEPFAR (President’s Emergency Plan for AIDS Relief), da un impegno dell’allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Il programma era quello di utilizzare 15 miliardi di dollari nell’arco di 5 anni (dal 2003 al 2008) nel tentativo di combattere la pandemia dell’HIV/AIDS a livello globale. Gli obiettivi iniziali del PEPFAR erano quelli di fornire trattamenti antiretrovirali a 2 milioni di malati, prevenire 7 milioni di nuove infezioni e di fornire assistenza e sostegno a 10 milioni di persone entro il 2010. Le aree di intervento dei programmi finanziati dal PEPFAR erano i paesi con maggior carico di infezione in Africa e nei Caraibi.
In 10 anni il PEPFAR ha sostenuto il trattamento per più di 5 milioni di malati e fornito assistenza a 15 milioni persone, di cui quasi 5 milioni di bambini.
In questa giornata messaggi sono arrivati dal Michel Sidibé, Direttore esecutivo di UNAIDS che sin dall’inizio ha lavorato a stretto contatto con il PEPFAR, ma anche dal Segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry. Particolare importanza è stata data in questi anni alla prevenzione materno-infantile dell’HIV.
La nascita del PEPFAR ha rappresentato una della maggiori risposte in campo per combattere l'epidemia da HIV, tuttavia sono anche state avanzate alcune critiche nel corso di questi anni,
in particolare riguardo la scelta e il coinvolgimento dei partner locali e l'effettivo impatto dei programmi finanziati dal PEPFAR.
Nel 2008 il presidente Barack Obama  ha creato la Global Health Initiative, per coordinare a pieno gli sforzi statunitensi in campo sanitario (non solo per l'HIV/AIDS) e migliorare l'impatto degli investimenti americani sulla salute globale.
I risultati del PEPFAR in questi anni sono indiscutibili (solo nel 2012 ha sostenuto la profilassi antiretrovirale per prevenire la trasmissione materno-infantile per 750,000 donne, permettendo la nascita di 230,000 bambini liberi dall’AIDS), e grandi capitali sono stati investiti in molti paesi, soprattutto africani. Il PEPFAR rappresenta ancora oggi il più grande finanziatore unico di progetti in Africa ma un maggiore impegno della comunità internazionale deve essere sostenuto anche nell'odierno scenario di crisi economica globale, per sostenere gli stati africani con progetti il più possibile efficaci ed efficienti.