25 settembre 2014

Malawi, la sfida della retention

Nel 2011 il Ministero della Salute del Malawi ha adottato un approccio pragmatico e di salute pubblica al fine di espandere su larga scala il protocollo terapeutico più efficace per la trasmissione madre-bambino dell’HIV. La strategia è stata chiamata Option B+ e consiste nella somministrazione a vita della terapia antiretrovirale a qualsiasi donna in gravidanza che venga testata positiva all’HIV. Come già evidenziato in un precedente post, questo approccio ha permesso di raggiungere moltissime donne che hanno così beneficiato delle cure. 
Di cruciale importanza ai fini di raggiungere l’obiettivo di eliminare la trasmissione madre-bambino e di ridurre anche la mortalità materna, è la retention delle donne, cioè il fatto che rimangano nel tempo fedeli alla terapia e in contatto con il centro di salute. 
Secondo i dati di una recente analisi, il 76,9% delle donne che iniziano la terapia è ancora in cura dopo 12 mesi. Nello studio si è cercato di evidenziare e comprendere i fattori che influenzano questa retention. L’abbandono della terapia è risultato più elevato nei primi mesi di trattamento, nelle strutture grandi rispetto a quelle piccole. Inoltre l’abbandono è significativamente più elevato se alla donna viene proposto di iniziare la terapia il giorno stesso in cui fa il test. 
L’approccio di iniziare la terapia il giorno stesso del test è dovuto alla costatazione che precedentemente, molte donne aspettavano settimane o anche mesi prima di avere accesso alla terapia. Tuttavia, questi ultimi risultati sembrano indicare che, come buona pratica, sia necessario dare alla donna un tempo minimo per accettare la notizia della sieropositività e per informare la famiglia. 

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensi?