12 settembre 2014

Repubblica Centrafricana: salute e pace


"Il Centrafrica é molto grande e c'é spazio per tutti. Eppure oggi, su 4 milioni di abitanti più di un milione e mezzo sono dovuti fuggire dalle loro case e sopravvivono solo grazie agli aiuti internazionali." Sono parole di Lea Koyassoum DoumtaVicepresidente del Parlamento della Repubblica Centrafricana, ad Anversa, nel suo intervento alla cerimonia finale dell'incontro organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio, fondata da Andrea Riccardi, dal titolo "Peace is The Future". Il Centrafrica sta vivendo momenti molto difficili, da molti mesi la violenza diffusa sta mettendo in ginocchio il paese; continua Lea Koyassoum Doumta: "Ho molto viaggiato per le città e i villaggi delle nostre province e ho visto uomini, donne e bambini fuggire davanti alle violenze e agli scontri. Villaggi incendiati dappertutto. Che sia a Bouca, a Bossangoa, a Bambari, a Dekoa, a Kaga Bandoro non c’è luogo che non porti le cicatrici della guerra."
Come sempre la guerra si sta portando dietro il suo pesante fardello di povertà e distruzione. L'HIV non fa eccezione.
L'escalation di violenza ha drasticamente indebolito le già precarie strutture per la cura dell'infezione da HIV. Nel 2010 un gruppo internazionale guidato dall'UNICEF stimava la prevalenza di HIV nel paese al 4,9%, una delle più alte della regione. Fino al 2012 le agenzie internazionali hanno assistito i malati fornendo cure mediche, cibo per i malnutriti, finanziamenti al ministero della salute centrafricano. Ma poi ha preso avvio la spirale di violenza che vediamo ancora oggi nel paese, che ha messo in fuga centinaia di persone distruggendo le reti sanitarie. L'accesso alla cura è divenuto sempre più difficile per centinaia di persone e il rischio di virus resistenti ai farmaci sta crescendo a causa della frequente interruzione del trattamento. L'instabilità politica e l'insicurezza sociale hanno generato un vuoto di cure e la preoccupazione è che l'HIV oggi sia ancora più diffusa nel paese.
Oggi l'unica strategia efficace per la cura dell'infezione da HIV nella Repubblica Centrafricana è la pace. "Ci sono segni di speranza" dice Lea Koyassoum Doumta, "non possiamo permetterci di sprecare questi segni che devono crescere e maturare, perché solo così verranno frutti di pace".

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