1 agosto 2014

Allattamento al seno: il goal vincente per la vita!

La settimana mondiale dell’allattamento al seno si celebra ogni anno dal primo al 7 agosto in più di 170 paesi per incoraggiare l’allattamento al seno e migliorare la salute dei bambini in tutto il mondo.

Per una crescita e uno sviluppo sani l’allattamento al seno è la scelta migliore.
E’ infatti il primo e il più importante intervento di sanità pubblica per tutti i neonati e gli infanti, per garantire loro una vita lunga e sana.
La qualità della cura per madri e neonati alla nascita e durante la prima settimana di vita ha un impatto importante, salvando vite materne e neonatali.

Attualmente, il 44% di tutte le morti entro i primi 5 anni di vita avviene nel primo mese di vita.
I bambini più piccoli presentano il più grande rischio di morte e l’80% delle morti neonatali avvengono tra bambini nati prematuri o più piccoli dell’età gestazionale nati in Asia e in Africa sub-sahariana. Il latte materno è il cibo migliore per questi bambini.
Inoltre, data la preoccupante sovrapposizione esistente tra HIV e malnutrizione presente nelle aree dell’Africa sub-sahariana, il problema si presenta con tutta la sua urgenza: non solo garantire ai neonati/bambini il cibo migliore, ma anche e soprattutto garantire loro un cibo sicuro. Allattare in sicurezza, senza il rischio di trasmettere il virus HIV è desiderio di ogni madre sieropositiva.
Ricordiamo i risultati raggiunti dal Programma DREAM che fin dai suoi inizi ha incoraggiato l’allattamento al seno tra le donne sieropositive in trattamento con la triterapia antiretrovirale. Tra i bambini il tasso complessivo di trasmissione dell’HIV a 24 mesi è del 3,2%. A giugno 2014 sono più di 25.500 i bambini nati sani dal programma di prevenzione verticale che quindi non sono stati contagiati né durante la gravidanza né durante l’allattamento al seno.
L’OMS vuole mettere in atto un intervento che comprenda la messa in atto di un piano di azione pe mettere fine alle morti prevenibili, raggiungendo l’obiettivo dell’allattamento esclusivo per almeno il 50% dei casi entro il 2025.

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