Il monitoraggio routinario della carica virale (CV) nei
pazienti HIV positivi in trattamento è ormai da tempo raccomandato a livello
internazionale (vedi post). Nel 2013 l’OMS ha indicato la carica virale come la strategia migliore per
diagnosticare e confermare il fallimento della terapia antiretrovirale.
È di recente pubblicazione un nuovo report dell’OMS. Scopo dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità è quello di fornire una guida di alto livello su attuazione
e scaling up del test della CV dell’HIV
all’interno di programmi ministeriali,
utilizzando un approccio in tre fasi: (1) pianificazione; (2) scale-up; e (3) sostenibilità.
Nei paesi occidentali, da tempo questo esame è diventato il gold standard per il monitoraggio del
fallimento terapeutico. Tuttavia la sua disponibilità in contesti a risorse
limitate è stata ristretta a causa dei costi proibitivi (40-80 dollari per
test - reagenti e materiale di consumo) per i requisiti della raccolta e del
trasporto dei campioni e per la necessità della presenza di un laboratorio
adeguato e di personale ben formato.
A causa di queste barriere finanziarie e operative, criteri clinici ed
immunologici venivano inizialmente indicati come parametri per determinare il
fallimento della terapia. Tuttavia negli anni numerosi studi hanno dimostrato
lo scarso valore predittivo dei criteri immunologici dell’OMS e hanno
dimostrato che ritardare il rilevamento di fallimento del trattamento porta ad
un accumulo della resistenza dell’HIV nei confronti del farmaco.
Il programma DREAM con fatica e tenacia ha voluto garantire
ai suoi pazienti fin dall’inizio la stessa qualità di trattamento dei pazienti
che vivono nei paesi occidentali. Effettuare infatti sistematicamente la CV, la conta dei CD4 ed
altri esami del sangue, ha avuto il merito di aver introdotto degli alti standard
di qualità nel monitoraggio della terapia antiretrovirale, del suo successo, e
della prevenzione materno infantile. Questo è stato possibile grazie ai
laboratori di biologia molecolare (20 nei 10 paesi dell’Africa sub-sahariana in
cui DREAM è presente) che rivestono un importante ruolo all’interno dei sistemi
sanitari nazionali, lavorando anche per altre strutture e programmi di lotta
all’AIDS.
È necessario quindi affrontare le sfide per l’attuazione del
monitoraggio della CV anche in tali contesti, creando una rete che sostenga e
consenta l’utilizzo del test della CV anche nei paesi con meno risorse.
Il report dell’OMS affronta le strategie per pianificare e
implementare tale rete, tenendo conto delle risorse umane, dei necessari
requisiti delle infrastrutture, della necessità di monitoraggio, valutazione e
manutenzione, della qualità dei sistemi di gestione e della formazione degli
addetti ai lavori.
Questa guida è destinata a fungere da punto di riferimento
per i paesi, sia che essi vogliano implementare sia che vogliano procedere con lo scaling up del test di carica virale.
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