
Uno
dei responsabili dell'insorgenza di tali tumori è il papilloma virus
(HPV), di cui si conoscono circa 120 genotipi. L'HPV può infatti
causare malattie non gravi, dalle verruche cutanee ai tumori benigni
dell'apparato genitale, fino a tumori maligni.
Questo
avviene in particolare nelle donne HIV-positive, in cui il sistema
immunitario non sempre è in grado di contrastare l'infezione da HPV.
Già
uno studio condotto dall'Università di Manchester
ha messo in luce come un farmaco anti-HIV (il lopinavir/ritonavir,
inibitore delle proteasi) possa essere in grado di
prevenire il cancro del collo dell'utero.
Un
breve ciclo di trattamento col prodotto, infatti, ha portato alla
scomparsa delle lesioni cervicali precancerose causate dal papilloma
virus umano nel 90% delle donne trattate, infettate dal virus. Lo
studio, condotto in Kenya in collaborazione con il Kenyatta National
Hospital di Nairobi, ha coinvolto 40 donne positive all’HPV che
presentavano lesioni precancerose di vario grado del collo
dell’utero.
La
coordinatrice dello studio, Lynne Hampson, ha affermato nel
comunicato stampa diffuso dall’Università che, sebbene i risultati
debbano essere confermati da un trial più ampio, la combinazione
lopinavi/ritonavir potrebbe essere uno strumento per fermare sul
nascere il cancro della cervice uterina causato dall’HPV.
Recentemente
sono stati pubblicati su PlosOne i risultati di uno studio condotto
su 1140 donne nigeriane. Scopo dello studio è stato quello di investigare l'associazione
esistente tra HIV, terapia antiretrovirale (ARV) e lesioni squamose
intraepiteliali della cervice.
La
prevalenza di tali lesioni è risultata essere del 14,3% nelle donne
HIV-positive rispetto al 3,3% in quelle negative. Inoltre la mancata
assunzione della ARV è risultata essere associata ad un aumento del
rischio di lesioni. Anche un sistema immunitario compromesso (CD4<200
cell/mm³) è stato associato ad un aumentato rischio di
sviluppare lesioni.
Con
tale studio si è quindi evidenziato l'effetto protettivo degli
antiretrovirali (considerati come una combinazione di almeno tre
farmaci) nei confronti delle lesioni della cervice uterina.
Programmi
di screening per il cancro della cervice dovrebbero essere integrati
all'interno di programmi per la cura dell'HIV. Un trattamento precoce
dell'infezione da HIV dovrebbe essere garantito alle donne, in
particolare a quelle con un sistema immunitario compromesso, per
contrastare l'insorgenza di carcinomi della cervice.
Nessun commento:
Posta un commento
Che ne pensi?