2 settembre 2013

L'alleanza Europa-Africa nella lotta contro l'AIDS

L’alleanza Europa-Africa passa anche attraverso la lotta contro l’AIDS.

Nasce infatti da un sogno della Comunità di Sant’Egidio, nata nel 1968 a Roma e ora diffusa in 73 diversi continenti, il più grande programma ad approccio globale per curare l’AIDS in Africa: DREAM (Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition).
Il programma ha preso l’avvio nel 2002 in Mozambico in un piccolo centro a Machava, alla periferia di Maputo. Oggi DREAM è presente in tutto il paese con 13 centri di cura per l’AIDS, registrando dall’inizio circa 12 mila bambini nati liberi dall’HIV grazie al programma di prevenzione verticale. Senza le cure, il contagio madre-bambino sarebbe stato molto alto e la maggior parte di questi piccoli sarebbe andato incontro a morte entro il primo anno di vita.
La relazione tra il continente europeo e il continente africano si muove anche attraverso la stretta di mano tra il Vice Ministro italiano per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e il Vice Primo Ministro portoghese, Paulo Portas, avvenuta all’interno dei locali del Centro DREAM situato nel cuore della capitale mozambicana.



E’ quanto riportato da una notizia apparsa oggi sul quotidiano nazionale Noticias.
Il Centro DREAM Para a Crianca a Maputo ha ricevuto nei giorni scorsi la visita dei due politici.
Secondo l’articolo, DREAM è stato definito come “un modello di umanesimo e professionalità nel trattamento dell’HIV/AIDS”

Il programma è stato riconosciuto come “l’eccellenza italiana in Mozambico”, non solo come programma di salute, ma anche come “esperienza manageriale”. Sono queste le parole del Vice Ministro italiano.
Il modello non solo di cura ma anche manageriale di DREAM si allinea quindi con quanto dichiarato all'ultimo incontro del vertice africano, secondo il quale investire sulla salute vuol dire anche puntare sull'economia dell'Africa, mobilitando risorse nazionali ed internazionali per rimuovere le barriere ancora esistenti per la sconfitta dell'AIDS.