Ogni anno le vaccinazioni risparmiano 3 milioni di vite. Ancora
però in tutto il mondo un bambino su 5 non ha accesso a vaccinazioni salvavita.
Ciò significa che 21,8 milioni di bambini, la maggior parte vivente nei paesi
più poveri del mondo, sono a rischio di
morte per malattie che potrebbero essere facilmente evitate. Si calcola infatti
che ogni anno 1,5 milioni di persone muoia a causa di malattie come difterite,
morbillo, poliomielite, polmonite e tetano. Tuttavia un mondo senza morti
prevenibili grazie al vaccino è alla nostra portata. L’OMS con la settimana
mondiale dell’immunizzazione, dal 24 al 30 aprile, segnala un rinnovato sforzo
a livello globale per accelerare il passo verso la domanda di immunizzazione e
migliorare i servizi di vaccinazione.
Occorre che tutti abbiano accesso ai vaccini, anche coloro che
vivono nelle comunità più isolate e che i servizi di vaccinazione siano
integrati con gli altri servizi di salute, in particolare con quelli per le
cure prenatali. In molti paesi infatti i
parti avvengono in condizioni di scarso igiene mettendo le madri e i loro
neonati a rischio di infezioni pericolose per la vita. In particolare il tetano
materno e neonatale (MNT) è la conseguenza letale più comune. Queste morti
potrebbero essere evitate seguendo norme igieniche adeguate durante il parto e attraverso la
cura del cordone ombelicale ma anche immunizzando le madri con il vaccino contro il
tetano, economico ed efficace. Il tetano non può essere sradicato (a differenza
di poliomielite e di vaiolo), tuttavia attraverso la vaccinazione delle donne
in gravidanza e delle donne in età fertile e la promozione di norme igieniche,
è possibile eliminare il MNT (meno di un caso di tetano neonatale per 1000 nati
vivi).
Secondo il GlobalVaccine Action Plan (GVAP),
approvato dai 194 stati membri dell’OMS nel maggio 2012, è possibile prevenire
milioni di morti entro il 2020 attraverso un accesso più equo ai vaccini. GVAP
mira a raggiungere gli obbiettivi di copertura vaccinale, accelerando la lotta contro
le malattie prevenibili con i vaccini e
stimolando la ricerca.
Nessun commento:
Posta un commento
Che ne pensi?