Gli
sforzi compiuti negli ultimi tempi per raccogliere dati sulla
tubercolosi hanno portato a risultati allarmanti: 9 milioni di
persone hanno contratto la tubercolosi nel 2013. Si sono registrati
1,5 milioni di decessi, tra cui 360.000 persone HIV positive.
La
relazione evidenzia anche che il tasso di mortalità è sceso del 45%
e che circa 37 milioni di vite siano state salvate dal 2000 grazie a
diagnosi e a trattamento efficaci. Tuttavia,
a destare ancor più preoccupazione è l'insorgenza sempre maggiore
di casi di tubercolosi multi-resistente. La
tubercolosi multi-resistente a farmaci (MDR-TB) rimane infatti ad un
livello critico, con circa 480.000 casi nel 2013. Dei circa 9 milioni
di persone che hanno contratto la TB durante l'ultimo anno, circa il
3,5% ha contratto ceppi resistenti, più difficili da trattare e con
tassi di guarigione più bassi. Negli
ultimi anni l'emergere della MDR-TB ha rappresentato una minaccia
crescente per l'intera salute globale. Le epidemie peggiori si
registrano in Europa orientale e in Asia centrale. Tuttavia
nello stesso tempo una maggiore capacità diagnostica della MDR-TB ha
accelerato anche la capacità di trattamento. Accanto alla MDR-TB,
100 paesi in tutto il mondo riportano casi di XDR-TB (Extensively
Drug-Resistant TB) ancora più costosa e difficile da trattare.
Un'altra
sfida da affrontare è quella della co-epidemia TB e HIV. Si stima
che dei 9 milioni di persone che hanno sviluppato la tubercolosi nel
2013, 1,1 milioni (13%) fossero HIV positivi, con una mortalità di 4
casi su 5 in Africa. Nella regione sono stati infatti registrati nel
2013 circa 300.000 decessi in persone co-infette con un tasso di
mortalità del 32%. Circa 2,4% i nuovi casi di MDR-TB. L'intervento
più efficace per ridurre la mortalità tra i pazienti TB-HIV
positivi è quello di iniziare la terapia antiretrovirale (ART). Nel
2013, il 70% dei pazienti con co-infezione era in trattamento.
In
questo quadro, la ricerca
svolge un ruolo chiave nel porre fine all'epidemia di TB. Negli
ultimi anni sono stati messi a punto nuovi strumenti diagnostici,
come il Gene Xpert in grado non solo di fare diagnosi di TB ma anche
di individuare le resistenze
alla rifampicina (vedi post).
Inoltre sono stati individuati
nuovi farmaci per il trattamento delle MDR-TB, come la bedaquilina e
il delamanid. Ulteriori test rapidi e nuove terapie farmacologiche
sono in fase di sperimentazione. Tuttavia l'OMS avverte che la mancanza di fondi sta ostacolando gli sforzi
per combattere l'epidemia globale: sono
necessari circa 8 miliardi di dollari l'anno per prevenzione,
diagnosi e trattamento della TB e della MDR-TB. E'
quindi evidente come ulteriori sforzi debbano ancora essere fatti
per porre fine al flagello della “peste bianca”.
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