Entro
il 2020, il 90% di tutte le persone HIV positive conoscerà il proprio status; entro il 2020 tutte le persone che hanno ricevuto una
diagnosi di infezione da HIV riceverà una terapia antiretrovirale
sostenibile; entro il 2020, il 90% di tutte le persone HIV positive
che ricevono la terapia raggiungerà la soppressione della carica
virale. I modelli
suggeriscono che il raggiungimento di questi tre obiettivi consentirà
di porre fine all'epidemia da HIV entro il 2030. E'
quanto emerge dal nuovo rapporto UNAIDS di recente pubblicazione.
L'unico
modo per raggiungere questo ambizioso obiettivo è attraverso
principi fondati sui diritti umani, sul rispetto reciproco e
sull'inclusione.
La
fine dell'epidemia da HIV rappresenta infatti una importante
opportunità per gettare le basi per un mondo più sano, più giusto
e più equo per le future generazioni. L'obiettivo potrà essere
raggiunto infatti solo attraverso la solidarietà globale e un'azione
basata su una partnership multisettoriale.
Saranno
necessarie molte strategie per chiudere il libro sull'epidemia da
HIV, ma sarà impossibile farlo senza portare a tutti coloro che ne
hanno bisogno il trattamento adeguato. Accanto
a questo è importante mettere in atto strategie di prevenzione, in
particolare per prevenire la trasmissione madre-bambino del virus, ma
anche programmi di prevenzione destinati alle popolazioni chiave. La
fine dell'epidemia da HIV richiederà l'acceso per tutta la vita al
trattamento per decine di milioni persone, con programmi di
finanziamento che siano in grado di sostenerlo.
Ispirata da quanto è stato realizzato fino ad oggi nella lotta contro l'HIV, senza lasciarsi spaventare dalle sfide future, l'intera comunità globale non può permettersi di far passare invano questa opportunità storica.
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