4 dicembre 2012

Mozambico: la lunga strada verso la sconfitta della trasmissione madre-bambino dell’HIV

Secondo i dati divulgati dal “Conselho Nacional de Combate à Sida” (CNCS), in Mozambico il 15% delle donne in gravidanza con un’età tra i 15 e i 19 anni vivono con il virus dell’AIDS.
La trasmissione eterosessuale continua ad essere la principale via di contagio con il 90% dei casi tra gli adulti. Più di 1.2 milioni di mozambicani vivono con il virus dell’HIV di cui 270.000 in trattamento antiretrovirale. Quello femminile è il sesso più colpito, con il 13.1% di prevalenza tra le donne, rispetto al 9.2% di prevalenza tra gli uomini. In particolare il virus colpisce donne con un’età compresa tra i 25 e i 29 anni, viventi nelle aree urbane nella regione sud del paese. (dati dell'UNAIDS Country Report 2012) . Secondo il nuovo report UNAIDS, nel 2011 il numero di nuove infezioni si è ridotto del 31% e il 51% delle donne HIV positive ha ricevuto la terapia antiretrovirale durante la gravidanza per ridurre il rischio di trasmissione al feto. Quella della prevenzione materno-infantile del virus continua ad essere un punto focale nella strategia di lotta all’HIV/AIDS del Paese, basata sull’espansione dei servizi di diagnosi e trattamento dell’HIV, sul potenziamento dell’accesso alla cura tramite infrastrutture, farmacie, laboratori, apertura di nuovi centri di salute  e di nuovi siti di distribuzione della ART che consentano a sempre più persone di avere accesso ai servizi. Un ruolo chiave è dato alla prevenzione della trasmissione madre-figlio e alla diagnosi precoce infantile. In questo quadro si inserisce l’accordo siglato il 14 luglio 2011 a Maputo tra il programma DREAM e il Ministero della Salute del Mozambico, per raggiungere l’obiettivo di azzeramento della trasmissione verticale del virus. Non solo tri-terapia a tutte le donne in gravidanza ed espansione del trattamento pediatrico, ma anche il monitoraggio di laboratorio, l’implementazione del supplemento nutrizionale, il sostegno psicosociale attraverso l’assistenza domiciliare, la gestione dei farmaci e la formazione del personale sanitario. DREAM ha dimostrato, in 10 anni di lavoro, di essere a fianco del Mozambico, mantenendo fede ad un impegno preso con il Paese ormai più di 30 anni fa. Lo testimonia il numero di bambini nati sani dal programma di prevenzione verticale. In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, infatti il quotidiano di informazione mozambicana, “Noticias”, riporta la notizia di 10.000 bambini sieronegativi di madre HIV + nati dal 2002 nell’ambito del programma DREAM in Mozambico.
DREAM ha da sempre puntato sulla terapia antiretrovirale a tutte le donne in gravidanza, rispondendo non solo alla domanda sul futuro dell’Africa - far nascere generazioni libere dal virus- ma anche alla drammatica domanda sulla vita di tante madri: tri-terapia vuol dire infatti non solo far nascere bambini sani, ma anche salvare la vita di tante donne.