Il nuovo millennio si è aperto con la storica battaglia legale sull'accessibilità alle cure, diritto di proprietà intellettuale contro diritto alle cure. Il 18 aprile 2001 a Pretoria si compiva uno dei passi più importanti nella storia dell'infezione da HIV: il processo per la liberalizzazione della produzione di farmaci antiretrovirali; in quello stesso anno Nelson Mandela diceva: I ask the leaders in the world: 'Is this acceptable?' Is it acceptable that these dying parents have no hope of access to treatment? The simple answer is 'no'. Il processo di Pretoria si è concluso con il ritiro delle case farmaceutiche e la vittoria dell'associazione sudafricana TAC (Treatment Action Campaign) attiva nella lotta all'AIDS. Oggi, come è noto, gran parte dei farmaci antiretrovirali sono disponibili nei paesi a risorse limitate.
Il 6 dicembre scorso, la casa farmaceutica Janssen, del Gruppo Johnson & Johnson, ha annunciato di ritirare i diritti brevettuali sulla molecola darunavir, consentendo la produzione di farmaci generici, a condizione che questi rispettino garanzie di sicurezza e di efficacia, e vengano commercializzati in paesi a risorse limitate.
Le case farmaceutiche, che investono fondi ingenti nella ricerca di nuove molecole, hanno diritto a brevetti ventennali sui farmaci prodotti, diritto che impedisce la produzione di generici e la loro disponibilità nei paesi a risorse limitate. La scelta della Janssen risulta quindi un importante passo avanti per la terapia dell'AIDS in Africa. Il darunavir è un farmaco appartenente alla classe degli inibitori di proteasi, sempre più diffusi nella cura dell'infezione da HIV. Il darunavir è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) il 23 giugno 2006, è l'ultimo inibitore di proteasi rilasciato in commercio. Con la diffusione di ceppi di HIV farmaco-resistenti anche in Africa Sub-Sahariana, l'aumento dell'offerta terapeutica è di fondamentale importanza, e la scelta della Janssen viene incontro a bisogni sempre più emergenti nella gestione della terapia antiretrovirale nei paesi a risorse limitate. Il darunavir è infatti inserito nelle linee guida dell'OMS della terapia dell'HIV, come farmaco di terza linea per la terapia di infezioni resistenti alle prime due linee di trattamento.
Paul Stoffels, Direttore Scientifico e Presidente Mondiale Attività Farmaceutiche di Johnson & Johnson, si è così espresso: riteniamo che una strategia di effettivo accesso alle terapie comprenda la gestione responsabile dei diritti di proprietà intellettuale, senza che questi debbano costituire una barriera a un’offerta sostenibile dei generici di alta qualità di darunavir nei paesi più poveri del mondo.
Il trattamento dell''infezione da HIV si fa sempre più accessibile, grandi passi avanti sono stati compiuti, ma gli antiretrovirali sono disponibili ancora solo per il 54% dei pazienti nei paesi a risorse limitate (dati UNAIDS). Se il 2001 sembra oggi quanto mai lontano, restano ancora attuali le parole di Nelson Mandela nel 1994, in occasione del suo insediamento come presidente della Repubblica Democratica del Sud Africa: We have, at last, achieved our political emancipation. We pledge ourselves to liberate all our people from the continuing bondage of poverty, deprivation, suffering, gender and other discrimination. [...] The time for the healing of the wounds has come.
Paul Stoffels, Direttore Scientifico e Presidente Mondiale Attività Farmaceutiche di Johnson & Johnson, si è così espresso: riteniamo che una strategia di effettivo accesso alle terapie comprenda la gestione responsabile dei diritti di proprietà intellettuale, senza che questi debbano costituire una barriera a un’offerta sostenibile dei generici di alta qualità di darunavir nei paesi più poveri del mondo.
Il trattamento dell''infezione da HIV si fa sempre più accessibile, grandi passi avanti sono stati compiuti, ma gli antiretrovirali sono disponibili ancora solo per il 54% dei pazienti nei paesi a risorse limitate (dati UNAIDS). Se il 2001 sembra oggi quanto mai lontano, restano ancora attuali le parole di Nelson Mandela nel 1994, in occasione del suo insediamento come presidente della Repubblica Democratica del Sud Africa: We have, at last, achieved our political emancipation. We pledge ourselves to liberate all our people from the continuing bondage of poverty, deprivation, suffering, gender and other discrimination. [...] The time for the healing of the wounds has come.