La Liberia
torna alla vita. Dopo l’importante annuncio della sconfitta di Ebola, il paese
ha iniziato un’altra battaglia, quella contro il morbillo e la poliomielite. La
campagna vaccinale vede il coinvolgimento di oltre 680.000 bambini ed è
sostenuta sostenuta dai CDC, dall’UNICEF
e dall’OMS. La massiccia
campagna era stata programmata per lo scorso anno, ma è stata sospesa a
causa dello scoppio di ebola. L’interruzione
del programma vaccinale in Liberia ha creato un allarmante gap nell’immunità aumentando il numero di bambini suscettibili alle
infezioni.
L’epidemia di Ebola ha infatti interessato tutti gli aspetti del
sistema sanitario, comprese le vaccinazioni. La percentuale di bambini
vaccinati contro il morbillo è scesa del 45% tra agosto e dicembre 2014
rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo i dati del governo. Secondo il
ministro della salute, Walter T. Gwenigale, questa campagna è un passo
fondamentale verso la ripresa e il ripristino dei servizi sanitari. L’obiettivo
è vaccinare oltre 683.000 bambini contro
la polio e 603.000 contro il morbillo. I vaccini antipolio saranno
somministrati a bambini di età fino a 59
mesi, e il vaccino contro il morbillo sarà destinato a bambini di età compresa
tra sei e 59 mesi .
Nonostante la
Liberia sia stata dichiarata libera da ebola (vedi post),
l’allerta rimane alta per il rischio di reintroduzione dalla Guinea e dalla
Sierra Leone. Per tale motivo, durante la campagna vaccinale saranno
intensificate le misure di prevenzione, compresi i controlli di temperatura. È stato
compiuto un grande sforzo di mobilitazione sociale per convincere le comunità
della necessità di vaccinare i loro bambini e per spiegare le misure da
adottare per ridurre al minimo il rischio di infezione. I membri della
comunità, tra cui i leader tradizionali e religiosi, gruppi di donne e le ONG
locali stanno svolgendo un ruolo chiave
nella promozione della campagna.
Nessun commento:
Posta un commento
Che ne pensi?