La devastante epidemia di Ebola che ha colpito tre paesi
dell’Africa Occidentale ha messo in
rilievo la fragilità di molti sistemi sanitari. Perdita di vite umane,
sconvolgimenti sociali e collasso dei servizi sanitari di base hanno mostrato
cosa avviene quando una crisi colpisce sistemi di salute non preparati. Per
prevenire il ripetersi di simili problemi in futuro, si rende necessario
comprendere in cosa consista la resilienza di un sistema sanitario, definita
come la capacità degli attori sanitari, istituzioni e popolazione di essere
preparati e rispondere efficacemente ad una crisi. Una riflessione su queste
tematiche appare sull’ultimo numero di Lancet.
La prima precondizione per una risposta vigorosa, che è
mancata nell’attuale epidemia, è riconoscere la natura globale della crisi e avere
chiari i ruoli dei diversi attori, anche con la guida delle leggi sanitarie
internazionali. E’ stata anche recentemente suggerita la possibilità di
finanziare la risposta alle crisi sanitarie mediante un fondo internazionale apposito. Una grave debolezza evidenziata durante l’epidemia
è stata la carenza di personale sanitario impegnato e pronto a svolgere un
lavoro che può anche essere rischioso. In Liberia, Sierra Leone e Guinea il
personale sanitario è tra un quinto e un decimo del numero raccomandato dall’OMS.
Gli operatori sanitari inoltre si concentrano soprattutto nei centri urbani, e l’epidemia
di Ebola ha ulteriormente ridotto il loro numero uccidendone 500.
Molti operatori sanitari, impreparati e sprovvisti del
materiale sanitario necessario, hanno disertato gli ospedali per paura del
contagio, e molte strutture sanitarie hanno dovuto chiudere, riducendo per la
popolazione la possibilità di cure anche per altre malattie.
E' necessario investire nella costruzione di un capitale
sociale nel sistema sanitario, rafforzando il senso del valore del proprio
lavoro, e guadagnare la fiducia della popolazione fornendo servizi sanitari di
qualità. Un sistema sanitario che gode della fiducia e del supporto della
popolazione ha un indubbio vantaggio in termini di resilienza.
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