13 agosto 2013

Orfani a causa dell'AIDS

Un “orfano” è definito dalle Nazioni Unite come un bambino che ha “perso uno o entrambi i genitori”. A livello mondiale, si stima che più di 16 milioni di bambini sotto i 18 anni siano rimasti orfani a causa dell’AIDS. Circa 14.8 milioni di questi bambini vive in Africa sub-sahariana (UNAIDS, Repoprt on the global AIDS epidemic, 2010). Nonostante l’espansione dell’accesso al trattamento antiretrovirale, si stima che entro il 2015 il numero di bambini orfani sarà ancora troppo alto.
In alcuni paesi dell’Africa sub-sahariana, il numero degli orfani è superiore al milione.
In Botswana, Zimbabwe, Swaziland, Lesotho, Malawi, Zambia e Sudafrica, tale numero comprende la metà o più di tutti gli orfani a livello nazionale (dati del 2009). Se non fosse stato per l’epidemia di AIDS, questi bambini avrebbero ancora i genitori.
Al di fuori dell’Africa, la maggior parte degli orfani a causa dell’AIDS risiedono in Asia, tuttavia le informazioni disponibili non sono sufficienti per fornire dati sui paesi asiatici.
Il numero degli orfani varia da paese a paese, dipendendo dai tassi locali di prevalenza dell’HIV e dalle differenze sostanziali tra aree rurali e urbane.
L'età degli orfani, tuttavia, è abbastanza costante in tutti i paesi. I sondaggi indicano che, nel complesso circa il 15% degli orfani hanno 0-4 anni di età, il 35%  5-9 anni e il 50% 10-14 anni.
La portata di tale crisi è in parte mascherata dal lasso di tempo che intercorre tra quando i genitori si infettano e quando muoiono. Tuttavia, se adulti continueranno a morire di AIDS nei prossimi dieci anni, un numero crescente di orfani crescerà senza cure genitoriali e amore.
I bambini i cui genitori vivono con l'HIV spesso sperimentano molti cambiamenti negativi nella loro vita e possono iniziare a soffrire di abbandono molto prima della perdita dei genitori. Alla fine, si ritrovano a vivere in una nuova situazione, nella quale possono essere vittime di sfruttamenti e di abusi. Si è visto inoltre che i bambini orfani di madre presentano un maggior rischio di morire (UNAIDS, Report on the global AIDS epidemic, 2012).

Infatti, la perdita di un genitore a causa dell’AIDS può avere gravi conseguenze per l’accesso del bambino ai beni di prima necessità, come riparo, cibo, vestiario, sanità e istruzione. Spesso i piccoli orfani si trovano a dover contribuire finanziariamente ai bisogni della nuova famiglia (il più delle volte numerosa) che li ha accolti, costretti a lavorare o a mendicare.
Preoccupante è anche l’interruzione della scolarizzazione. La povertà, legata alla perdita di un membro della famiglia, aumenta la probabilità che un bambino orfano perda la scuola. Inoltre vengono a mancare competenze e conoscenze preziose che sarebbero state trasmesse loro dai genitori.
I bambini che hanno perso i genitori per l’HIV sono inoltre vittime della stigmatizzazione della società a causa dell’associazione con l’AIDS. Il disagio e l'isolamento sociale vissuti da questi bambini, sia prima che dopo la morte del loro genitore, sono aggravati dalla vergogna, la paura e il rifiuto che spesso circonda le persone affette da HIV e AIDS.
Nei paesi africani che hanno già sofferto a lungo gravi epidemie, l'AIDS mette pressione sulle famiglie e sulle comunità. Da generazioni, sono in vigore in tutta l'Africa sub-sahariana sistemi tradizionali per prendersi cura dei bambini che hanno perso i genitori per qualsiasi motivo. Ma l'HIV e l'AIDS stanno erodendo queste pratiche con la creazione di un numero di orfani mai conosciuto prima. La domanda di assistenza e di sostegno è semplicemente travolgente in molti settori. HIV riduce la capacità assistenziale delle famiglie e delle comunità attraverso l'aumento della povertà, delle spese mediche e funerarie.

Appare ancora più importante quindi intensificare gli sforzi per l’accesso universale al trattamento, salvando la vita di tanti adulti HIV positivi e di conseguenza dei loro figli.

Inoltre la comunità deve essere di essere di supporto ai bambini orfani, facendo in modo che siano accettati e che abbiano accesso ai servizi essenziali, come la sanità e l'istruzione. Questo significa migliorare i servizi esistenti e ridurre lo stigma che circonda i bambini orfani di uomini e donne morti a causa dell’AIDS, senza discriminazioni.