Come è noto ormai
da alcuni mesi, il numero dei nuovi casi di HIV in Africa Sub-Sahariana è in
netta diminuzione; tale dato è stato messo in luce dall'ultimo rapporto UNAIDS
e ampliamente sottolineato nell’ultima conferenza internazionale dello
IAS a Kuala Lumpur. Molti commentatori hanno salutato positivamente la notizia,
molti hanno evidenziato le enormi mancanze che ancora sono da colmare in
materia. Il blog internazionale di informazione Global Voice ha ripreso la
notizia corredandola di un’intervista al Coordinatore Generale del programma
DREAM, diffuso in 10 paesi dell’Africa sub-sahariana e attivo dal 2002.
L’intervista
mette in luce gli enormi cambiamenti a cui si è assistito sul campo negli
ultimi 10 anni.
L’epidemia si sta stabilizzando, anche grazie alla sempre più
larga diffusione dei farmaci antiretrovirali. In Mozambico, Malawi, Kenya e
Tanzania, dove il programma DREAM ha contribuito alla diffusione della terapia
antiretrovirale, si sta assistendo ad un rallentamento del tasso di incidenza. La
sfida, viene sottolineato nell’intervista, è raggiungere il maggior numero
possibile di sieropositivi; mobile units, cliniche mobili, test eseguibili in
zone rurali, sono alcune delle iniziative messe in campo in questi anni – anche
dal programma DREAM – per diffondere nelle zone più remote la terapia.
Le persone da
raggiungere sono ancora molte, la sfida è ancora aperta e servono molte energie,
ma l’esperienza di DREAM, conlude l’intervista, “ci incoraggia a non rassegnarci di fronte a ciò che sembra impossibile,
e ad affrontarlo!”