La strada che porta ad una generazione di giovani liberi
dall’AIDS non può non passare attraverso la conoscenza del loro sierostato.
In tutto il mondo, 5,4 milioni di adolescenti e giovani di
età compresa tra i 10 e i 24 anni vivono con
l’HIV. A livello globale, la percentuale di giovani che si sottopone al test è ancora troppo
bassa.
Tuttavia, con il trattamento le persone che vivono con l’HIV
possono condurre una vita sana ed appagante.
È quanto riporta la campagna di sensibilizzazione di UNAIDS
rivolta ai giovani: Be in the KNOW.
E’ solo sottoponendosi al test e conoscendo il proprio stato
di sieropositivo o di sieronegativo che è possibile prendere decisioni circa il
proprio futuro. Queste includono l’accesso ai servizi essenziali per l’HIV e al
trattamento.
Ogni giovane ha il diritto di accesso ai servizi per l’HIV e
il diritto di vivere con dignità.
A livello globale, il livello di informazione è molto basso
in materia di prevenzione della trasmissione dell’HIV (solo 24% delle giovani donne
e il 36% dei giovani uomini appaiono informati). Importante è quindi anche l’educazione
sessuale di qualità come componente chiave nella lotta all’HIV/AIDS.
In 25 paesi, la prevalenza di HIV tra i giovani è diminuita
di oltre il 50% negli ultimi 10 anni.
Questo va attribuito probabilmente al cambiamento nel
comportamento tra i nostri adolescenti.
Inoltre negli anni si è reso più disponibile il trattamento
per l’HIV, ed è ormai riconosciuto come la stessa terapia abbia un effetto di
prevenzione sulla trasmissione. Si stima che circa 1,8 milioni di adolescenti di età
compresa tra 10 e 24 anni siano eleggibili per il trattamento. Tuttavia la
retention ai programmi di cura è ancora insufficiente. Sforzi devono ancora compiersi per far sì che sempre più
giovani rimangano legati al trattamento per l’HIV.
I servizi per l’HIV dovrebbero infatti in modo particolare
rivolgersi ai bisogni dei gruppi più vulnerabili e ad elevato rischio, di cui
gli adolescenti fanno parte.
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