23 maggio 2013

Una nuova sfida per il Sudafrica

Sei anni di vita regalati a più di 50 milioni di sudafricani; l'aspettativa di vita è salita da 54 a 60 anni nel periodo 2005-2012. È quanto pubblicato dal Lancet nello scorso dicembre in un lungo articolo sulla situazione sanitaria del Sud Africa, oggi ancora sotto i riflettori per l'imminente visita di Barak Obama a fine giugno.
Nel 2009 The Lancet si era già occupato di questo paese pubblicando una serie di contributi che affrontavano molte delle criticità del sistema sanitario sudafricano. Oggi, a 3 anni di distanza, viene pubblicata una review sui progressi avvenuti negli ultimi anni. Siamo ormai lontani da quella che è stata chiamata la "disastrosa era Mbeki" caratterizzata da politiche definite dal Lancet come non-scientifiche; la negazione prima dell'esistenza dell'AIDS, poi dell'efficacia della terapia hanno lasciato milioni di sudafricani senza cure in preda ad una malattia che continuava a uccidere tanti.

Oggi il Sudafrica ha il più grande programma di terapia antiretrovirale al mondo e dei progressi sono stati compiuti nell'implementazione di nuovi strumenti diagnostici per la tubercolosi, lo scale-up del trattamento e per l'integrazione TB/HIV. La cura dell'infezione da HIV ha compiuto enormi passi avanti in poco tempo in Sudafrica. The Lancet riporta alcune cifre datate a giugno 2011; in poco più di un anno  in tutto il paese erano stati eseguiti 14.8 milioni di sessioni di counseling, 13 milioni di test per HIV, 8 milioni di test per la TB. Oggi in Sudafrica ci sono 1.8 milioni di persone in ART in 2552 strutture su tutto il paese.
 Anche la violenza urbana, per la quale molte città Sudafricane sono tristemente famose, sebbene ancora drammaticamente elevata, sembra in riduzione, essendo in calo la mortalità dovuta ad aggressione.
Il gigante sudafricano, dopo la grande iniezione di investimenti seguita ai mondiali di calcio del 2010, è oggi in netta crescita e la situazione sanitaria ne sta giovando.
Molti aspetti restano ancora da migliorare; c'è bisogno di maggiore attenzione all'alimentazione postnatale e ad una copertura più larga possibile dell'assistenza sanitaria; sarà messo in cantierie per i prossimi 14 anni un sistema radicale di assicurazione sanitaria e riorganizzazione delle cure sanitarie primarie al fine di raggiungere una copertura sanitaria universale, equa e accessibile, il governo ha preso l'impegno ad aumentare il budget destinato alla ricerca sanitaria al 2% della spesa nazionale per la salute.
Esistono poi ancora grandi differenze razziali nei determinanti sociali della salute. Esemplare il caso dell'infezione da HIV che vede colpiti prima di tutto la comunità nera, poi i coloured, poi i bianchi e, per ultimi, i sudafricani di origine indiana.
Dopo la complessa transizione dei passati 20 anni oggi il Sudafrica ha grandi sfide difronte a sé. Alcune ha iniziato ad affrontarle, come la diffusione della terapia antiretrovirale, ma molti altri obiettivi aspettano di essere raggiunti e la visita del presidente Barak Obama verrà a sostenere questi sforzi.
Il Sudafrica con la sua storia ha dimostrato di avere una grande forza, questa forza è oggi necessaria perché i sudafricani possano godere di un sistema sanitario sempre più accessibile ed efficiente.