Il numero di nuovi casi di
Ebola sta scendendo vertiginosamente nei tre paesi più colpiti dall’epidemia,
Guinea Liberia e Sierra Leone. Infatti, si è passati dai 700 nuovi casi diagnosticati
nella settimana 9-16 novembre ai 99 casi nella settimana 18-25 gennaio 2105 (30
in Guinea, 4 in Liberia e 65 in Sierra Leone). L’epidemia ha finora causato 22500
malati, di cui 9000 sono morti, ed è la più grande epidemia mai registrata
dalla scoperta del virus Ebola nel 1976.
La diminuzione dei nuovi casi è
stata impressionante in Liberia, dove la popolazione sta lentamente tornando
alla normalità e può guardare al futuro con ottimismo, anche se la riapertura
delle scuole è stata ancora una volta rimandata
Anche in Sierra Leone, dove il
picco dell’epidemia si era verificato tra novembre e dicembre, si assiste ad
una netta diminuzione del numero di nuovi casi.
In Guinea, il numero di nuovi
casi non è elevato, ma il trend di diminuzione non è molto chiaro, ci sono
oscillazioni tra una settimana e l’altra, e i casi sono abbastanza diffusi su
tutto il territorio nazionale, questo fa pensare che la strada per debellare l’epidemia
sia ancora lunga.
Sicuramente la diminuzione del
numero dei casi è da ricollegare alle misure di controllo (disponibilità di
posti per l’isolamento e ricerca dei contatti). Alcuni ricercatori pensano che
possano entrare in gioco anche l’acquisizione di immunità di parte della
popolazione tramite infezione inapparente.
Tuttavia l’epidemia non è
ancora sotto controllo. Infatti, solamente il 30-50% dei nuovi casi sono tra
persone che erano incluse nei contatti da sorvegliare, e questo mostra che ci
sono ancora molte infezioni che decorrono all’insaputa del sistema sanitario. Ora
l’obiettivo passa dal controllo all’eradicazione di questo focolaio epidemico
che ha così gravemente colpito la struttura di questi tre paesi.
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