13 gennaio 2015

La città: un luogo chiave per la lotta all'AIDS

Nel 2030 il 60% della popolazione mondiale vivrà in città, circa un miliardo e mezzo di persone in più rispetto ad oggi, di cui la quasi totalità nei paesi a basso e medio reddito. Già oggi quasi la metà delle persone con HIV in Africa vive in città, e questa percentuale è destinata a salire; circa il 60% degli abitanti delle città africane vive in slum. Per questi motivi UNAIDS ha pubblicato un documento sulla situazione dell città sottolineando la necessità di rafforzare l'impegno nella lotta all'infezione da HIV nelle grandi città africane, per raggiungere la vittoria sull'epidemia entro il 2030. UNAIDS  scrive: "Ending the AIDS epidemic by 2030 is feasible if the world’s major cities act immediately and decisively to Fast-Track their AIDS responses by 2020. Cities need to reach Fast-Track treatment targets of 90-90-90 by 2020:
90% of people living with HIV knowing their HIV status; 90% of those diagnosed with HIV receiving antiretroviral therapy; and 90% of people on antiretroviral therapy achieving undetectable levels of HIV (viral suppression)."
Secondo UNAIDS nei paesi a basso e medio reddito i servizi di diagnosi di infezione da HIV raggiungono mediamente solo 1/5 della popolazione a rischio e in molte città solo circa il 25-30% dei pazienti con AIDS ricevono la terapia necessaria.
Il mondo sta andando verso una rapida urbanizzazione, è necessario quindi aumentare gli sforzi per fare delle città dei luoghi dove i servizi sanitari siano più disponibili.
Le città diventano sempre più dei luoghi strategici per il raggiungimento degli obiettivi fissati nella lotta all'HIV.

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